Rifiuti, arrivano nuovi divieti: cosa non potrai più buttare nella spazzatura
Vai al contenuto

Rifiuti, arrivano nuovi divieti: cosa non potrai più buttare nella spazzatura

cassonetto dei rifiuti

Da qualche mese sono entrati in vigore i nuovi divieti sulla gestione dei rifiuti. Cosa non si potrà più gettare nella spazzatura.

A partire dal ottobre sono ufficialmente entrati in vigore nuovi regimi normativi che ridefiniscono le regole per la gestione dei rifiuti urbani in Italia. Promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), questo provvedimento rappresenta un passaggio decisivo nel percorso verso l’economia circolare, avvicinando il nostro Paese agli obiettivi ambientali fissati dall’Unione Europea. La nuova normativa impone un cambiamento profondo nelle abitudini dei cittadini, introducendo divieti specifici sul conferimento dei rifiuti nell’indifferenziato, allo scopo di favorire il riciclo e ridurre drasticamente l’utilizzo di discariche e inceneritori.

cassonetto spazzatura
cassonetto spazzatura – newsmondo.it

Obblighi più severi e separazione dei rifiuti: cosa cambia davvero

Il cuore della riforma è rappresentato dall’obbligo di non gettare più determinati materiali nei cassonetti dell’indifferenziato. Si tratta di un divieto assoluto che coinvolge, tra gli altri, rifiuti elettronici (RAEE), pile esauste, farmaci scaduti, oli vegetali e minerali usati, nonché altri rifiuti considerati pericolosi o riciclabili. Per questi materiali, la legge prevede percorsi di smaltimento specifici: i farmaci dovranno essere conferiti esclusivamente presso le farmacie o parafarmacie abilitate, mentre pile e dispositivi elettronici dovranno essere portati nei centri di raccolta comunali o presso apposite isole ecologiche.

Questo approccio ha l’obiettivo di ridurre la quantità di materiali dannosi che finiscono in discarica, incentivando al contempo il recupero di materie prime e l’allungamento del ciclo di vita dei prodotti. La normativa rientra nella strategia nazionale per l’economia circolare, in linea con i target europei che puntano a riciclare almeno il 65% dei rifiuti urbani entro il 2030.

Controlli intensificati, multe salate e nuovi strumenti digitali

Per garantire l’efficacia del nuovo sistema, sono previste sanzioni economiche più severe, con multe che possono superare i 500 euro per chi conferisce rifiuti in modo scorretto. Le amministrazioni comunali, da parte loro, sono state incaricate di intensificare i controlli, anche attraverso l’uso di videocamere di sorveglianza e l’impiego di eco-controllori nei quartieri a maggiore criticità.

Esemplare è il caso del Comune di Sassari, dove il sindaco ha annunciato nuove fasce orarie per il conferimento e l’estensione della raccolta porta a porta. Parallelamente, sono stati installati oltre 60 sistemi di videosorveglianza nei pressi dei punti di raccolta. L’obiettivo è chiaro: migliorare la qualità della raccolta differenziata e contrastare le pratiche illecite che ancora oggi gravano sul bilancio ambientale ed economico dei Comuni.

A supporto dei cittadini, il ministero ha promosso l’utilizzo di strumenti digitali come app e portali informativi, che permettono di prenotare il ritiro di rifiuti ingombranti o segnalare comportamenti scorretti. Il caso dell’app “Municipio” a Sassari dimostra come la tecnologia possa diventare alleata nella gestione responsabile dei rifiuti, migliorando l’accesso alle informazioni e la collaborazione tra istituzioni e cittadini.

In definitiva, la stretta normativa entrata in vigore dal 1° ottobre 2025 segna una svolta importante nella lotta all’inquinamento e nella promozione della sostenibilità. Un cambiamento che richiede l’impegno di tutti, ma che rappresenta anche una concreta opportunità per costruire un futuro più rispettoso dell’ambiente.

Leggi anche
Landini beffato in diretta: “É rimasto solo lui”

Riproduzione riservata © 2025 - NM

ultimo aggiornamento: 16 Dicembre 2025 9:54

Landini beffato in diretta: “É rimasto solo lui”

nl pixel